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La Ternana sbanca il "Renato Curi" facendo suo il derby ai danni
del Perugia imponendosi per 2-1. Al termine del confronto è intervenuto in
sala stampa il tecnico Fabio
Liverani. Credo di si, oggi la squadra ha fatto
quello che doveva fare. Tralasciando qualche battuta d’arresto ha giocato con
grinta e con voglia. Abbiamo fatto quello che abbiamo provato tutta la
settimana e credo che la vittoria sia meritata". Sulla scelta di Garetto in panchina inzialmente
ha aggiunto: "Li conosco da poco i giocatori che sono
arrivati e sto ancora imparando a conoscerli, Garetto mi da
qualcosa e mi toglie altro. Oggi anche Durmush è
cresciuto. Noi lavoriamo tutti giorni, li vediamo tutti i giorni. Ci si
dimentica che questi ragazzi 2004/2005, come McJannet
che ha meritato di giocare, avranno indubbiamente degli alti e bassi e noi li
dobbiamo mettere nella condizione migliore. La disattenzione può succedere ma
non deve, sicuramente sarà d’insegnamento. Era una palla molto leggibile e
potevamo evitarla ma per il resto non credo abbiamo rischiato troppo. S.Scarpetti Editoriole - Cambia che ti passa?
Non per forza, anzi. Se, come
ha raccontato Sebastian Donzella in settimana, la Serie C viaggia - in media
- al ritorno di un esonero a giornata, il rovescio della medaglia è che
spesso questa tendenza non dà grandi frutti. Statisticamente (consiglio:
“Rigore di testa”, di Malvaldi e Cintia), le
squadre che cambiano allenatore tendono, sul medio-lungo periodo, a
riprendere la marcia precedente all’avvicendamento. Il girone C però offre
anche due esempi pratici: Audace Cerignola e Potenza. In entrambi i casi,
sebbene in momenti diversi della stagione, Maiuri e De Giorgio sono stati in
discussione. In entrambi i casi chi aveva costruito le squadre, cioè i
rispettivi direttori sportivi (Di Toro e De Vito), ha sostenuto la necessità
di andare avanti con il tecnico, e in entrambi i casi - per quanto a Potenza
sia paradossalmente arrivato l’esonero del ds, che
non va certo in campo - il trend di risultati è tornato a migliorare, con
strisce positive e una classifica positiva per entrambe. La morale della favola, come
sempre, è più ampia. In un calcio che parla di progettualità
e sostenibilità, ma al primo colpo
di testa (del presidente di turno) butta giù il castello, quella che gli
inglesi chiamano “consistency”, cioè la coerenza di
andare avanti con il proprio programma anche oltre la prima minima
difficoltà, pare suonare come una parola eretica. Nella consapevolezza che si
tratti di un concetto detto e ridetto: la riforma (che non arriva) servirà
pure, ma o si riparte da qui o non si va da nessuna parte. Valerio Antonini esonda sui social e rimette la società nelle mani
del sindaco. Da lontano - nel senso che, ci pare di capire, i problemi
principali li ha con la piazza e non vivendola ne sappiamo fino a un certo
punto - ci pare che il presidente del Trapani sappia fare sport meglio di
altri, ma abbia anche un temperamento che lo porti spesso a complicarsi la
vita. E che qualche stortura ci sia, altrimenti non prendi penalizzazioni
(sebbene nel calcio ci sia un moltiplicatore folle, su cui peraltro la Lega
Pro ha chiesto giustamente una revisione) in due sport diversi. Sta di fatto
che su un punto ha (purtroppo) ragione: al Sud è più difficile che altrove. E
questo è un grosso gap che il calcio e lo sport in generale si portano dietro
da un sistema Paese che non è certo avulso dai suoi campionati. Quanto al
futuro, ci auguriamo sia il classico coup de theatre. Chiosa rapidissima su una
vicenda di cronaca che tocca il calcio, ma su cui è ancora troppo presto per
esporsi con certezze granitiche, ovvero le indagini su finanziamenti sospetti
ad alcuni club calcistici, tra cui alcune società di Serie C. Intanto
darebbero una spiegazione ad alcune aporie estive. In seconda battuta si
torna lì: è un Paese che, dove trova la legge, cerca l’inganno. Terzo: al
netto della eventuale illiceità delle condotte su cui indagano i pm, ma perché diamine il
cinema ha finanziamenti pubblici e ha avuto aiuti dopo la pandemia, e il
calcio no ? Perugia - C'è amarezza nella sala stampa del
"Renato Curi" al termine del derby perso dal Perugia per mano della Ternana, 2-1 il risultato finale. Al termine del
confronto ha parlato il tecnico Giovanni Tedesco, ecco le sue parole raccolte
da Calciogrifo.it Mancavano
più di venti minuti, abbiamo forse preso gol quando la squadra aveva preso le
distanze e teneva bene il campo, era il nostro momento migliore e non abbiamo
avuto la forza di reagire. Non è bello ma posso capire, prendere un gol così
nell’unico tiro della Ternana fin lì ha un po’ tagliato le gambe ai miei,
c’era tempo per fare qualcosa in più e quei 20′ sono la parte più
brutta della nostra partita”. Poi
la sua analisi prosegue: “Partiamo
dal presupposto che il primo gol ce lo siamo fatti noi, Calapai
prende la palla con le mani e inizia la serie dei corner. Poi abbiamo preso
gol su fallo laterale, anche oggi come tante altre volte. Nei primi 15′
ce le siamo creati da soli, tutte le partite le devi vincere perchè hai iniziato il campionato con un grande handicap,
sei sempre lì a rincorrere a volte riesci e a volte sbagli la partita. Anche
oggi siamo andati in campo per vincere, posso rimproverare gli ultimi
20′, dove ho cercato di mettere più giocatori offensivi possibile per
recuperare. Avevamo di fronte una squadra importante che aveva un palleggio
importante, abbiamo trovato il pareggio su azione manovrata preparata in
settimana, abbiamo avuto tre situazioni con Tozzuolo,
il contropiede di Montevago che se dava palla meglio. Kanoute
era il 2-1. E’ un derby devi cercare di fare di più e lì’ forse siamo
mancati, non li voglio giustificare ma il gol preso in quel modo non ci ha
dato la capacità di reazione”. Sul rapporto con l'ex
compagno Liverani ha detto: "Con
un compagno leghi per due o tre anni e poi ognuno prende la propria strada ma
poi c’è il rispetto, è una gran bella persona, abbiamo vissuto tempi belli
anche a Palermo ma l’amicizia più bella l’ho avuta con magazzinieri,
fisioterapisti, dottori. Resta il rispetto, Fabio ha fatto una carriera
importante da allenatore, niente assolutamente contro di lui, è una cosa mia
non credere nell’amicizia lunga tra calciatori“. S.Scarpetti Novara - Fabio Boveri, presidente del Novara, come riportato da trivenetogol ha parlato
dopo la partita pareggiata contro il Vicenza: “Pensavamo di averle viste
tutte ma oggi la terna si è superata. Siamo alla prese con direzioni che
rovinano le nostre gare e penalizzano il nostro lavoro. Siamo a dir poco
preoccupati. Dopo gli episodi gravi delle ultime giornate oggi abbiamo
assistito a qualcosa di così spiacevole da non trovare spiegazioni. Il
Vicenza non ha bisogno di essere aiutata dagli arbitri per vincere. Noi
chiediamo solo imparzialità e competenza. Situazioni non viste oggi. Devo
fare i complimenti ai ragazzi perchè nonostante
tutto hanno avuto attributi maiuscoli. Siamo arrabbiati e chiediamo più
rispetto” . A.Sergi |
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