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IL PROGETTO #IOLEGGOPERCHÉ SUI CAMPI DELLA SERIE C
All’iniziativa verranno dedicate la 13a e la 14a giornata di Lega Pro


Firenze, novembre 2025. La Lega Pro aderisce alla campagna #ioleggoperché, organizzata dall’Associazione Italiana Editori e giunta alla sua decima edizione, capace negli anni di promuovere la lettura nei più giovani, arricchendo il patrimonio bibliotecario delle scuole italiane con oltre tre milioni di libri.

Il campionato di Serie C Sky Wifi, che coinvolge 18 regioni, 60 città e milioni di persone tra tifosi e appassionati, aprirà le porte dei propri stadi in ben due giornate, la 13a e la 14a di andata, nei weekend dal 7 al 10 e dal 14 al 17 novembre 2025, quando i capitani e il direttore di gara entreranno in campo con in mano i libri di #ioleggoperché, per poi donarli ai bambini che li accompagnano. Un cerimoniale pre-gara dedicato alla promozione della lettura, con tanto di grafiche led, messaggio speaker e contenuti social, per invitare tutti a donare un libro dal 7 al 16 novembre alle biblioteche delle oltre 25mila tra nidi e scuole aderenti.

“Con gioia ed entusiasmo la Lega Pro rinnova anche quest’anno il suo impegno a sostegno della campagna #ioleggoperchè – ha dichiarato il Presidente della Lega Serie C Matteo Marani -, sport e cultura si devono muovere insieme. Leggere apre la mente, trasmette sapere ed educa. La cultura insegna le regole del rispetto, dell’uguaglianza ed è fondamentale che nei più piccoli si diffonda l’abitudine alla lettura. Ribadisco l’invito a recarsi tutti nelle librerie, dal 7 al 16 novembre, per dare il proprio contributo per arricchire le biblioteche delle scuole”.

 

 

 

 

 

 

     Lecco -  Il futuro del Lecco potrebbe non essere a Lecco. Il presidente del club, Aniello Aliberti, nel corso ella conferenza stampa odierna, si è sfogato in merito alla situazione stadio, minacciando anche di portare la squadra in un'altra città per la disputa delle partite interne. Queste le parole riportate puntualmente dai colleghi di LeccoChannelNews.it:

"A inizio anno il mio sconforto era dettato dall’atteggiamento dell’amministrazione comunale: spendere soldi per una cosa – che mi piace e mi appassiona enormemente – da lasciare poi al Comune… Allora non ci sto. Oggi non ho questo sconforto, sicuramente troverò delle cose diverse perché dialogo da un anno e mezzo tra promesse e mezze promesse: ho avuto un incontro due settimane fa e siamo tornati al punto di partenza, non faccio politica ma non voglio essere preso in giro. Per me il discorso con loro è chiuso.

Novità sulla convenzione e sulla cabina elettrica? Non punto il dito, ma bisogna parlare dei fatti per come stanno: per un anno e mezzo ho cercato aiuto per una struttura che è del Comune. Mi vergogno di dover dire a una donna, a una nostra tifosa, che deve andare nel bagno degli uomini: questa convenzione, che prevede manutenzione ordinaria e straordinaria a carico della società, lascia tutto ciò che viene fatto nelle disponibilità del Comune; cade una tribuna? La sistemiamo noi e rimane a loro.

Prima di tutto ringrazio gli sponsor, abbiamo incassato più dello scorso anno su questo fronte: grazie a Edilsider e all’Impresa Rigamonti – a loro spese – ora abbiamo una sala per far lavorare 7-8 ore al giorno lo staff tecnico e mister Valente è molto contento. Finalmente avremo delle paratie in vetro in tribuna e anche lì lo faremo grazie a uno sponsor. Mi sono venuti i brividi per quello che è successo contro il Renate: qui andiamo avanti con un generatore a gasolio e la UEFA ha segnalato la necessità di avviare dei procedimenti per la sostenibilità, ci siamo attivati – siamo tra le poche società ad averlo fatto – con la dottoressa Bonfanti e abbiamo trovato un accordo con Autocogliati per usare dei pullmini elettrici; abbiamo, poi, in mente un progetto per raccogliere le acque piovane da usare per innaffiare il prato, voce di costo da 9-10 mila euro annui. S.Donzella

 

 

 

 

 

     Renate - Oscar Magoni, direttore sportivo del Renate, è intervenuto in esclusiva ai microfoni di TuttoC.com per fare il punto della situazione sulla società nerazzurra

Qual è la filosofia sportiva che guida il suo lavoro e quello del Renate?
"La filosofia che guida il mio lavoro è scovare ragazzi giovani, che abbiano voglia di emergere e possibilità di far carriera, come è già successo in passato per tanti ragazzi che non sto ad elencare. Cerchiamo di valorizzare i talenti che troviamo con il nostro scouting in Primavera ma soprattutto in Serie D, che è la categoria da cui prendiamo 3-4 giocatori ogni anno". 

Cosa vi differenzia rispetto ad altre società di Serie C?
"Non so cosa ci contraddistingue rispetto agli altri, noi siamo ormai una realtà consolidata in Serie C, è una categoria che conosciamo bene. Cerchiamo di creare il giusto mix tra giovani e giocatori più esperti, questo ci ha permesso di lavorare bene e di avere rapporti diretti con lo staff, improntati su stima e lealtà. Proviamo sempre a stimolare giocatori e staff a fare meglio, per la società ma anche per loro stessi". Come si costruisce un gruppo coeso nel calcio?
"Si costruisce creando una famiglia, portando avanti i nostri lavori che sono quelli del lavoro e della serietà. Siamo una società brianzola, portata avanti da imprenditori brianzoli che lavorano dalla mattina alla sera. Il messaggio che vogliamo far passare è quello del lavoro e del sacrificio, perché è l'unico modo per ottenere i risultati, nel calcio come nella vita".

Quali sono gli obiettivi stagionali del Renate?
"L'obiettivo principale è mantenere la categoria, poi vogliamo divertirci e valorizzare i nostri prodotti. Speriamo di riuscire a raggiungere i playoff, siamo una società piccola, senza stampa e senza tifosi, ma non per questo non siamo ambiziosi. L'anno scorso abbiamo fatto 60 punti e siamo arrivati quarti insieme all'Albinoleffe, abbiamo fatto un grandissimo lavoro e questo è molto importante. Anche il settore giovanile ha fatto molto bene e puntiamo a portare su dei ragazzi, come è avvenuto con De Leo".

Qual è il suo sogno come direttore sportivo?
"Faccio il direttore sportivo da undici anni, ho avuto esperienze molto buone come quella alla Feralpisalò e altre meno buone come quella a Viterbo, durata poco più di un mese perché non c'erano le condizioni per fare il lavoro come sono abituato a farlo. Il mio sogno è arrivare in Serie B, magari con il Renate".

Come sta la squadra e come vi state preparando alla prossima partita?
"Il momento della squadra è discreto, abbiamo pareggiato tanto ma abbiamo vinto poco, però siamo in crescita e mi pare che la squadra possa fare bene. Già domenica contro la Virtus Verona, abbiamo l'opportunità di allungare, toglierci dalla parte insidiosa della classifica e agganciare il gruppo delle prime sei". R.Bon

 

 

 

Con la dodicesima giornata del Girone A in archivio, TuttoC.com vi mostra la Top 11 del turno appena terminato.

PORTIERE

Giacomo Drago (Lumezzane): personalità, coraggio e interventi pesanti nei momenti cruciali. Tiene dritta la squadra quando l’inerzia rischia di girare. Presenza e leadership tra i pali, gli valgono un clean sheet prezioso contro il Renate.

DIFENSORI

Lorenzo Caferri (Vicenza): dinamico e instancabile, segna la seconda rete consecutiva, seppur con una certa dose di fortuna. Tanto cuore, tanta insistenza, tanto sacrificio: la fascia è il suo territorio: il laterale basso ci arriva per primo e se la prende.

Jonathan Spedalieri (Renate): concentrato e applicato per 90 minuti. Chiude, anticipa, imposta senza fronzoli. È lui a tenere unito il reparto nei momenti più delicati. Tanti meriti nel clean sheet dei suoi.

CENTROCAMPISTI

Luka Topalovic (Inter U23): tra le doppiette più incredibili della stagione. Non solo perché vale tre punti ma perché la sigla giocando solamente sette minuti. Lo sloveno questa categoria difficilmente la rivedrà in futuro.

Alberto De Francesco (Union Brescia): una rete nella gara precedente, la sfiora con una legnata da lontanissimo che si stampa sulla traversa nell'ultima sfida. Resta, comunque, la grande prestazione: migliore in campo nel successo sofferto contro la Triestina, in mezzo al campo detta legge. 

Nicolò Zanellato (Lecco): la fascia da capitano gli fa benissimo: non solo sa sempre dove si trova il compagno libero e quando accelerare la giocata ma, nel mentre, ci mette in mezzo un gol e un assist da migliore in campo nella goleada all'Arzignano.

Alessio Vita (Cittadella): il più in forma dei suoi in questo periodo, è l'arma segreta della rinascita dei granata. Dopo due assist nelle precedenti tre gare, questa volta centra il bersaglio grosso. Che vale direttamente i tre punti. 

Daniele Ferrandino (Pergolettese): il trequartista entra a un quarto d'ora dal termine e spacca la gara. Prima segna un gran gol, poi serve un gran assist. Magico e straripante. 

ATTACCANTI

Nicola Dalmonte (Trento): la talentuosa ala dei gialloblù sigla la rete mezzana del tris finale con un assolo spettacolare, da giocatore di categoria superiore qual è. Prima e dopo una solida e ottima prestazione.

Marco Bertoli (Ospitaletto): in dieci minuti segna la doppietta che indirizza la sfida. Freddo dal dischetto, la sua qualità tecnica permette alla squadra di respirare e giocare. Prestazione brillante.

Fabio Morselli (Alcione Milano): non segna ma fa segnare. Suo l'assist per sbloccare l'incontro, sue dun paio di occasioni niente male. Il più positivo dell'attacco arancione e, in generale, del match.

ALLENATORE

Federico Valente (Lecco): Vicenza e Brescia vincono soffrendo. In riva al lago, invece, lo si fa in maniera arrembante: pokerissimo, con quattro gol nel primo tempo e un gioco davvero divertente. Chissà se durerà, intanto applausi a scena aperta.

S.Donzella

 

 

 

 

Trento - ll sindaco di TrentoFranco Ianeselli, nel corso della conferenza stampa di presentazione del nuovo stadio e del nuovo palazzetto, si è così espresso: “Oggi presentiamo l’attuazione di quel documento congiunto Comune-Provincia di fine 2023 che riguardava non solo le strutture sportive, ma anche la pianificazione urbanistica. L’accordo prevedeva il polo del calcio a San Vincenzo, quello per basket, volley ed eventi in destra Adige. Questa pianificazione tiene conto sia delle esigenze del Calcio Trento, sia della necessità di campi di tutto il movimento calcistico, dello sviluppo del mondo bici anche in funzione dei Super Mondiali del 2031 e infine delle richieste di sport in ascesa come rugby, football e softball. Dall’altra parte c’era l’esigenza di collocare il palazzetto dello sport in un posto con un’anima, vicino alla funivia, al fiume, alla montagna e facilmente raggiungibile dalla città.

Parliamo di urbanistica legata alla rigenerazione urbana perché siamo convinti che gli investimenti pubblici possano generare altri investimenti da parte dei privati. I due progetti, San Vincenzo e Destra Adige, seguono due logiche amministrative diverse: nel primo caso serve la modifica del piano unitario sull’area che passerà a breve in consiglio comunale mentre in destra Adige siamo all’interno di un piano guida già approvato", le parole riportate dal comunicato stampa della Provincia Autonoma di Trento. S.Donzella

 

 

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