23 anni


 

 

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Calciomagazine.it

 

 

  

 

 

Arezzo - Dopo il 3-3 col Pineto e un arbitraggio discusso, il presidente dell’Arezzo, Guglielmo Manzo, si è presentato in sala stampa proprio per commentare le scelte arbitrali, lasciandosi andare a un duro sfogo: “Se a qualcuno non sta bene che l’Arezzo stia lassù basta che ce lo dicano, ci mettiamo l’anima in pace e andiamo avanti. Perché quello che sta succedendo all’interno delle nostre partite è scandaloso. Quando dico che è scandaloso non perché hanno negato un rigore o cose del genere. Ma lo dico perché alcune direzioni di gara sono pazzesche.

Se noi abbiamo questo benedetto VAR per andare a rivedere quello che succede e domenica scorsa, a Livorno, ci danno un rigore con mezzo metro di fuorigioco, vuol dire che c’è qualcosa che non va. Perché non posso pensare che tutta Italia ha visto quel fuorigioco e l’arbitro che sta lì, con un monitor a disposizione, non riesce a identificarlo. La settimana scorsa mi sono  detto ‘vabbè, è stato uno sbaglio’. Ma oggi è stato pazzesco. Il secondo rigore contro nemmeno nei campi di periferia lo danno. E poi tutto l’andamento della partita.

Io non voglio favoritismi, non li ho mai voluti, però voglio giocarmela alla pari con tutti. Rispetto gli avversari e voglio giocarmela con loro fino alla fine. Ma non posso giocare sempre 12 contro 11, questo non ha alcun senso. Mi farò sentire nelle stanze dove posso farmi sentire ma adesso è arrivato il momento che tutto il popolo aretino sa che la società interverrà pesantemente dove può intervenire. Perché adesso basta: essere trattati come l’ultima ruota del carro non va bene. Voglio essere trattato come gli altri, né più né meno. O ci mandano gli arbitri che hanno gli attributi giusti per arbitrare le partite importanti con una squadra importante, altrimenti cambiassero mestiere. Non voglio essere favorito ma nemmeno sfavorito.

Ai ragazzi ho detto di stare su con la testa perché noi sabato saremo campioni d’inverno, su questo non c’è dubbio. Ma non è questo il fatto. Noi andremo in Sardegna a giocarcela fino alla morte ma il problema è che non posso vedere 24 ragazzi che hanno combattuto come leoni aver combattuto in campo in 12 contro 11. Non va bene questo. Ma non è oggi, noi siamo stati tranquilli e sereni per tutto il girone d’andata. E ce ne hanno fatti di torti, posso elencarli uno per uno. Ma ci siamo sempre detti che è umano sbagliare, di stare tranquilli e di fare il nostro.

Ma oggi no, ora non ci sto. E non mi riferisco a favoritismi verso Ravenna e Ascoli, sto parlando dell’Arezzo Calcio e del fatto che dev’essere trattato come gli altri. Se tutti vengono trattati allo stesso modo, alla fine il campionato lo vincerà il più bravo”.

S.Donzella

 

 

 

 

 

 

Casertana - 3-1 sul Latina e vittoria che alimenta la buona classifica della Casertana, che ribalta i nerazzurri anche grazie alla prima rete tra i professionisti del difensore centrale Jonas Heinz: "Prendere gol dopo nemmeno un minuto chiaramente ti complica i piani. Sei costretto a fare una partita diversa rispetto a quella che hai in mente. Cosa ancora più difficile quando di fronte hai una squadra che tende a giocare con il baricentro più basso. Probabilmente nei primi minuti abbiamo fatto un di difficoltà, ma giusto il tempo di prendere le contromisure. Poi siamo riusciti a trovare ritmo e giocate. Siamo contenti di averla vinta alla fine con due gol".

Rispetto allo scorso anno è tutta un'altra musica: "Capita spesso in questo campionato di vedere squadre riuscire a cambiare totalmente registro. Squadre che l'anno prima lottano per salvarsi, poi si trovano nelle parti alte della classifica. C'hai fame, voglia di rivalsa, e questo ti fa fare il salto. Quelli che erano qui lo scorso anno, già in ritiro sono partiti con l'idea di cancellare le difficoltà del passato. L'esperienza dello scorso anno c'ha insegnato tanto. E anche per questo non c'è assolutamente il rischio di montarsi la testa. Sappiamo come può andare. Siamo giovani, ma abbiamo anche calciatori con trascorsi importanti che si sono aggiunti a questa squadra aumentandone lo spessore"".

Il passaggio alla difesa a 3 ha aiutato molto l'ex Sudtirol: "Il cambio di modulo sicuramente mi ha favorito. Il mister mi ha dato l'occasione e ho cercato di sfruttarla al meglio. Sono contento di come sta andando e spero di continuare su questa strada. Lavoro sempre al massimo per raccogliere i frutti durante la partita. Primo gol? Sono contento è chiaro. Sono quattro anni tra i professionisti e finalmente è arrivato. Contava vincere, ma non posso nascondere la soddisfazione per il gol".

G.Principato

 

 

 

 

 

Pergolettese - In merito alla notizia pubblicata da diversi organi di stampa, per una presunta valutazione societaria sulla posizione del D.S. Gabriele Bolis, la Pergolettese vuole precisare categoricamente che la notizia è assolutamente falsa e priva di qualsiasi fondamento. Intende comunicare inoltre di avere sempre avuto la massima fiducia sul lavoro che ha svolto e che sta svolgendo attualmente sia lui che tutto lo staff dirigenziale. S.Donzella

 

 

 

 

 

 

Rimini - L'ormai ex direttore sportivo dei RiminiStefano Giammarioli,ai microfoni di TuttoC.com ha commentato la situazione dei biancorossi e gli strascichi della loro esclusione.

Un pensiero post Rimini.
"Si parla tanto ma non si riesce mai a fare controlli di prevenzione. Situazioni spiacevoli per il sistema e per chi ci lavora. Purtroppo ci sono categorie in cui non ci sono stipendi alti: rimanere senza stipendio non è affatto facile".

Torneresti a Rimini?
"Non ho alcun rammarico: ho conosciuto tante persone perbene, gente di valore, in una piazza che si merita tanto. Rifarei questa scelta volentieri, è una delle piazze tra le più importanti". 

Non si poteva prevenire?
"C'era il profumo di una situazione difficile partita dall'annata precedente. La vittoria di Coppa è stata super importante ma poi non ci sono stati i controlli economici. Nel mese passato in Romagna ho cercato di dare una certa credibilità e il non aver potuto fare nulla per evitare l'esclusione è un macigno che mi infastidisce. Purtroppo la situazione era troppo tirata ed è arrivato questo fallimento".

Rischiamo altri casi Rimini?
"La scadenza del 16 per stipendi e contributi ci farà capire se ci saranno altre situazioni, è una scadenza molto importante. Pare che ci siano altre situazioni complicate da quello che si sente". 

Tornando al calcio giocato, che idea si sei fatto del suo ex Gubbio?
"Sta disputando un campionato anomalo ma la squadra è attrezzata: non è affatto male ma ha diversi infortuni. Confido nel presidente Notari che ha un'importante esperienza: sa come gestire saldamente la situazione. Confido nel suo lavoro e nel suo amore per la squadra". 

E il resto del Girone B?
"Sta venendo fuori la situazione reale tranne che per Torres e Perugia che stanno deludendo. Entrambe, per i giocatori che hanno, non rispecchiano la classifica. Il Ravenna ha qualcosa in più degli altri sia per giocatori che per gestione. Quest'ultima è la parola più importante che ci sia: gestire le risorse umane e la parte sportiva è un valore assoluto. L'Arezzo però è allenato da un tecnico molto valido che ho avuto a Gubbio e che finora non ha ancora raccolto ciò che merita".

R.Bon

 

 

 

 

 

 

 

 I posticipi della 18^ giornata di Serie C. Di seguito i risultati finali:

GIRONE B

Arezzo-Pineto 3-3
15’ e 35’ Bruzzaniti (P), 19’ De Col (A), 25’ Guccione (A), 45’+2 Cianci (A), 45'+7 Schirone (P)

Vis Pesaro-Ravenna 1-0
39’ Paganini

GIRONE C

Crotone-Casarano 2-0
28’ Murano, 45’+5 Zunno

Foggia-Monopoli 2-1 
12’ D’Amico (F), 56' Fall (M), 66' Winkelmann (F)

 

 

 

 

 

 

 

Alcione - Nasce “Alcione4Special”, il nuovo progetto dell’Alcione Milano dedicato ai ragazzi con disabilità, con il sostegno di Intesa Sanpaolo, All4Soccer e Lions Club Milano Missione Sport. L’iniziativa — che rafforza l’impegno sociale del club e fa dello sport un percorso di accoglienza, inclusione e crescita personale — è stata presentata oggi a Palazzo Lombardia e vedrà i ragazzi prendere parte al campionato DCPS, la Divisione Calcio Paralimpico e
Sperimentale della FIGC.

Alla conferenza stampa sono intervenuti Alessandra Locatelli, Ministro per le disabilità della Repubblica Italiana; Attilio Fontana, Presidente Regione Lombardia; Elena Lucchini, Assessore alla Famiglia, Solidarietà Sociale, Disabilità e Pari Opportunità della Regione Lombardia; Serena Bortolini, Presidente di Alcione for Special; Carla De Albertis, Presidente Lions Club Milano Missione Sport e madrina del progetto; Davide Spini, educatore e allenatore di Alcione for Special insieme a Matteo Compagnoni, in rappresentanza della squadra e Giulio Gallazzi, Presidente dell’Alcione Milano. Durante la conferenza ha tenuto a manifestare il suo sostegno, con un saluto in un video emozionale di Alcione for Special anche Nicolò Rovella, calciatore che ha visto l’esordio della sua carriera nel club Orange.

“Alcione4Special” non nasce per creare una nuova squadra, ma per affermare un nuovo modo di vivere il calcio. È un progetto pensato per offrire ai ragazzi con disabilità un luogo in cui potersi esprimere, crescere e sentirsi parte di una comunità. Qui lo sport diventa il linguaggio dell’accoglienza, il mezzo che permette di garantire inclusività e crescita individuale: lo spirito più autentico del mondo Orange. I ragazzi coinvolti nel progetto prenderanno parte ad allenamenti settimanali guidati da professionisti con competenze sportive ed educative e giocheranno le partite ufficiali del campionato DCPS ogni quattordici giorni. Il club assicura la gratuità del percorso e fornisce tutto il materiale tecnico necessario, garantendo un’esperienza priva di barriere. Seppur il contesto lombardo sia già sensibile al tema dello sport inclusivo, “Alcione4Special” rappresenta oggi uno dei progetti più strutturati e continuativi della regione, capace di unire attività sportiva, educazione e inclusione.

“L’Alcione Milano – ha dichiarato il Presidente Fontana – è una squadra che sta avendo dei risultati eccellenti da un punto di vista sportivo, ma al tempo stesso si rende conto che è necessario anche svolgere un’attività parallela altrettanto importante. Forse, persino più importante della prima squadra: quella di essere vicini alle persone che da questa attività potranno ottenere dei grandissimi risultati personali e per tutta la nostra comunità. L’attività sportiva aiuta a superare tanti problemi, aiuta a coinvolgere maggiormente nella realtà della nostra società”. Questa, ha proseguito il Governatore, “è una bella collaborazione fra pubblico, privato e associazioni di volontariato. È un’intesa che non può che portare a quei risultati fondamentali che noi tutti ci
aspettiamo. Vogliamo che la disabilità diventi una parte vera, reale della nostra società, che entri a far parte della vita di tutti i giorni. La Regione è al fianco di questo progetto, siamo convinti che sia veramente la strada giusta. Perché tutte le volte che questi ragazzi sono stati messi nelle condizioni di poter operare sia nello sport che anche nel lavoro hanno dato dei risultati assolutamente eccellenti”.

L’Assessore Elena Lucchini ha dichiarato: “Regione Lombardia è da tempo impegnata nella promozione di politiche di welfare che mettano al centro della società civile la persona, con le sue competenze e potenzialità, affinché partecipi attivamente e responsabilmente alla realizzazione del proprio progetto di vita all’interno del contesto sociale in cui sceglie di vivere, divenendone anche risorsa originale e preziosa. Consapevole dell’indispensabile alleanza tra istituzioni e associazionismo, essenza del nostro essere comunità, intendo ringraziare questa straordinaria realtà sociale per il prezioso impegno, che attesta il potere inclusivo dello sport. Le discipline sportive consentono alle persone con disabilità di vivere un’esperienza ricca di grandi opportunità
per mostrare attitudini e talenti. Perché chi ha abilità speciali lo dimostra sul campo di gioco e nella vita”.

Nel suo intervento, Serena Bortolini, Presidente di Alcione for Special ha raccontato la visione che ispira il progetto: “Alcione for Special nasce da un’idea semplice ma trasformativa: permettere a ragazzi con fragilità neuro cognitive di non essere spettatori, ma protagonisti. La fragilità non è la loro: è il rifiuto che incontrano. Con questa squadra vogliamo trasmettere un messaggio chiaro e forte: lo sport non è selezione ma possibilità. È tempo che tutti giochino la propria partita perché il calcio, quando è davvero uno strumento sociale, non include per gentile concessione. Include perché è giusto”.

Il Lions Club Milano Missione Sport, partner dell’iniziativa, ha confermato il proprio sostegno attraverso le parole di Carla De Albertis, Presidente e madrina del progetto: “Come Lions Club Milano Missione Sport abbiamo subito abbracciato e sostenuto con entusiasmo il progetto Alcione for Special in quanto è esempio di come lo sport sia potente strumento di inclusione, integrazione, e crescita personale e sociale, oltre che di valorizzazione delle competenze di ognuno e di sviluppo dell’autostima. Convinzione che è alla base delle azioni del nostro Club”.

Realizzato in collaborazione con la Onlus Fraternità e Amicizia, il progetto vuole rispondere con concretezza a uno dei bisogni più profondi dei ragazzi: non essere accettati “nonostante” qualcosa, ma riconosciuti in quanto persone. Con “Alcione for Special” il club manda un messaggio chiaro:
nel
calcio c’è posto per tutti, e ogni ragazzo ha diritto di vivere la propria partita. Alcione Milano conferma così la sua vocazione: rendere il calcio uno strumento di inclusione ed aggregazione per tutte le persone.

G.Principato

 

 

 

 

 

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