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Calciomagazine.it

 

 

  

 

 Ospitaletto - Marco Bertoli, attaccante dell'Ospitaletto, in gol sei volte nella prima parte di stagione, ha analizzato il girone d'andata dei suoi a TuttoC.com.

Che tipo di giocatore sei dentro e fuori dal campo?
"Non varia più di tanto il mio approccio dentro e fuori dal campo. Mi considero un ragazzo tenace e determinato, sono concentrato a perseguire gli obbiettivi della squadra e quelli personali".

Cosa significa per te vestire la maglia dell’Ospitaletto Franciacorta?
"Mi sento molto orgoglioso di vestire la maglietta dell’Ospitaletto Franciacorta. La fiducia che la società ha riposto in me non mi lascia indifferente. Sento la responsabilità di contribuire al raggiungimento dell'obbiettivo fissato a luglio e darò il mio massimo per ottenerlo".

Come descriveresti la tua squadra? Quali sono i punti di forza dell’Ospitaletto in questa stagione?
"Il gruppo è la nostra forza. Siamo abbastanza giovani, c’è grande coesione da parte di tutti e questo è un tassello fondamentale per fare un campionato importante".

Quali sono i vostri obbiettivi?
"L’obbiettivo stagionale della società e della squadra è la conquista della salvezza, se saremo bravi, anche evitando i play out".

Hai anche degli obbiettivi personali?
"Come tutti, ho diversi obbiettivi personali. Ho scelto l'Ospitaletto Franciacorta perché volevo misurarmi in una categoria difficile ma stimolante e vedere come avrei potuto rispondere. Oltre a questo, per noi attaccanti l'obiettivo principale è il gol, ma non fisso mai un numero preciso".

Siete una squadra neopromossa, ti aspettavi questo percorso a inizio stagione?
"Valuto positivamente il nostro percorso nel girone d’andata, soprattutto perché sta procedendo bene e con una crescita costante da parte di tutti. Difficoltà ne abbiamo avute, ma con il lavoro quotidiano abbiamo migliorato le lacune che inizialmente erano più evidenti. Penso che da luglio a oggi la squadra abbia fatto passi in avanti notevoli. Fin qui possiamo e dobbiamo sentirci soddisfatti del nostro percorso".

Alla fine del girone d'andata ti trovi in top5 tra i marcatori del girone, te l'aspettavi a inizio stagione?
"Per me la Serie C è una categoria “nuova”, sapevo delle difficoltà del campionato e quindi avevo grande stimolo nell’affrontare tutti gli avversari con lo spirito giusto, sicuramente son contento dei gol fatti e soprattutto per aver dato un contributo a portare a casa i punti".

Ti va di mandare un messaggio di buon Natale ai tuoi tifosi?
"Concludo facendo tanti auguri di buon Natale a tutti i tifosi dell'Ospitaletto e a chi ci segue sempre!".
R.Bon

 

 

 

 

 

 

 Il girone B va in stand-by per due settimane col Ravenna da solo al comando della classifica, con un solo punto di vantaggio sull'Arezzo per un duello destinato a caratterizzare anche il girone di ritorno. Alle loro spalle recita il ruolo di terzo incomodo l'Ascoli che spera ancora di rientrare in corsa per la promozione diretta. Bene Pineto, Vis Pesaro, Guidonia, Carpi e Forlì. Deludono Perugia e Torres, invischiate nella lotta per evitare la retrocessione. Di seguito la Top 11 di TuttoC per il girone d'andata, schierata col 4-3-3.

PORTIERE

Samuele Vitale (Ascoli): porta inviolata per 12 volte su 18, il primato d’imbattibilità (724 minuti) nei campionati professionistici italiani nessuno ha fatto meglio.

DIFENSORI

Giulio Manetti (Forlì): solo una partita saltata per squalifica, quasi sempre sugli scudi nelle altre giocate tutte da titolare: spinta costante, impreziosita da due gol.

Stefano Esempio (Guidonia): colonna portante della seconda miglior difesa del torneo con appena 12 gol al passivo. Contributo prezioso anche nell’area avversaria.

Andrea Primasso (Vis Pesaro): qualche panchina iniziale, dopo si ritaglia un ruolo da intoccabile: in crescita esponenziale, chiude con una doppietta nel derby.

David Puczka (Juventus Next Gen): girone d’andata condotto su livelli di rendimento eccellenti, le tre giornate di stop sono solo un piccolo incidente di percorso.

CENTROCAMPISTI

Joshua Tenkorang (Ravenna): partenza a razzo in termini realizzativi, ne fa 6 nelle prime 5 giornate. Poi un calo fisiologico ma è sempre utile, pur senza segnare.

Federico Carraro (Gubbio): il faro che illumina la mediana rossoblù, brilla soprattutto tra ottobre e novembre quando fa sentire la sua presenza anche sotto porta.

Andrea Vallocchia (Ternana): chiude male col cartellino rosso ricevuto contro la Pianese, ma il bilancio generale è molto positivo: garantisce sostanza e inserimenti.

ATTACCANTI

Emiliano Pattarello (Arezzo): 9 centri al giro di boa, in media perfetta rispetto alla passata stagione: trascina la squadra con giocate di classe sopraffina.

Matteo Cortesi (Carpi): capitano e leader tecnico degli emiliani, sulla buona strada per ritoccare i record personali: la doppia doppia gol/assist non è utopia.

Giovanni Bruzzaniti (Pineto): tutte le cose belle hanno un inizio e una fine, sfiora la doppia cifra prima del probabile addio: rimpiazzarlo non sarà facile.

ALLENATORE

Marco Marchionni (Ravenna): da ripescato a campione d’inverno. Intuizioni spesso decisive, nello straordinario percorso verso la vetta c’è molto del suo.

M.Pieracci

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Premessa doverosa: abbiamo limitato il numero di calciatori nel Vicenza in questa Top 11 per non cannibalizzarla con la rosa biancorossa, di settimana in settimana sempre più vicina alla Serie B. Detto ciò, ecco l'undici scelto da TuttoC per il girone d'andata, schierato col 4-3-3.

PORTIERE

Giacomo Drago (Lumezzane): al netto delle difese impenetrabili di Vicenza, Union Brescia e Lecco, guidate rispettivamente da Gagno, Gori e Furlan, segnaliamo la gran prima parte di stagione del classe 200, risultato in più di un'occasione il migliore in campo. Arrivato in corso d'opera in una squadra che ne aveva presi 8 in due gare, è riuscito subito a imporsi, diminuendo drasticamente il conto al passivo: 17 gol subiti in 17 gare, con sei clean sheet. E si contano sulla dita di una mano le reti in cui avrebbe potuto fare qualcosa.  

DIFENSORI

Giuseppe Cuomo (Vicenza): fa parte della miglior difesa del girone. È il giocatore più presente di tutta la C non avendo saltato nemmeno un minuto, nemmeno quando le condizioni fisiche non erano ottimali. Semplicemente insostituibile, sta per riprendersi la Serie B direttamente sul campo.

Filippo Pirola (Alcione Milano): solido come pochi, guida una delle difese meno battute del campionato. In più, ciliegina sulla torta, con i suoi due gol ha portato ben sei punti agli arancioni. Un riconoscimento per lui e per la tigna della sua retroguardia.

Simone Potop (Albinoleffe): il capitano dei seriani cerca di tenere insieme una squadra che segna tanto ma subisce anche tanto. Ed è, soprattutto, il goleador dei difensori, con ben quattro gol a referto. In campo, insomma, non si annoia mai.

Matteo Gualandris (Ospitaletto): grande generosità, grande corsa e grande fiuto del gol. Il classe 2004, alla sua prima stagione tra i Pro, si è saputo prendere la titolarità e ha deciso di fare le cose in grande. Duttile come pochi (due anni fa era centrocampista centrale, metà stagione l'ha disputata da laterale in mediana e l'altra metà da terzino), è una delle grandi sorprese di questa prima parte di stagione: fin qui quattro gol e un assist.

CENTROCAMPISTI

Francesco Amatucci (Cittadella): è il cavaliere oscuro del girone. Da titolare ha perso una sola partita sulle 13 disputate. Col suo ritorno in campo i veneti son passati dalla piena crisi (4 punti nelle prime 6) alle 7 vittorie di fila. E non è un caso: se c'è non lo vedi, se non c'è si sente. Nello stesso reparto, menzione anche per Vita e le sue geometrie che hanno fruttato ben 4 assist.

Teoman Gündüz (Triestina): per lunghi tratti della stagione è stato il più forte di tutti. Difficile capire cosa ci faccia ancora in C e, soprattutto, cosa ci faccia in fondo alla classifica. Le sei reti e i quattro assist a referto raccontano solo una parte del suo strapotere tecnico e fisico. Godiamocelo in C finché siamo in tempo.

Marwane Kritta (Lecco): il laterale, già accostato alla cadetteria in estate, conferma le ottime impressioni della passata stagione. Nonostante gli zero minuti nelle amichevoli estive per un problema fisico, ha ritrovato subito i giri motore per le sue scorribande sulla fascia. Due gol, tre assist, centinaia di chilometri e una miriade di cross nel mezzo. Il classe 2002, di sicuro, sarà nuovamente molto chiacchierato in chiave mercato. 

ATTACCANTI

Leon Sipos (Lecco): capocannoniere del girone con otto gol, autore di quattro assist e giocatore più decisivo, in termini numerici, del campionato. Non sarà sempre bello da vedere e non sarà sempre al 100%, eppure lì davanti nessuno è stato più incisivo di lui. Il secondo posto porta anche la sua firma in calce.

Federico Mastroianni (Pro Patria): una stagione paradossale. È uno dei capocannonieri del girone ma, sul campo, sarebbe ultimo. Ha già eguagliato il record personale di marcature tra i professionisti, arrivando a quota otto, ma i bustocchi si trovano al penultimo posto, con la Triestina fanalino di coda solo per la maxi-penalità. Arrivare in doppia cifra, insomma, sarà essenziale, visto che ha siglato più della metà delle reti del club. Da segnalare la freddezza dal dischetto: tre rigori segnati su tre tirati.

Mattia Minesso (Arzignano Valchiampo): si può essere capocannonieri giocando metà del tempo? La seconda punta giallazzurra è la risposta al quesito. Otto gol partendo da titolare solo undici volte e giocando solo tre gare dal primo all’ultimo. In pratica un gol ogni 100 e rotti minuti. Una seconda giovinezza  niente male...

ALLENATORE

Fabio Gallo (Vicenza): guida l’unico club professionistico a non aver ancora perso. In casa 10 successi su 10 incontri. In trasferta più vittorie che pareggi. Miglior attacco e miglior difesa del girone. A segno in 15, segno di chi non si aggrappa a talismani e sa far rendere al meglio una rosa profonda. Ben 11 successi di misura, segno di chi non si scompone anche nelle difficoltà. E allora semplicemente chapeau all’attuale miglior panchina della Serie C.

S.Donzella

 

 

 

 

 

 

Va in archivio il girone d’andata del campionato di serie C e, tutto sommato, nel girone meridionale sono emersi i reali valori. In vetta troviamo con merito Catania e Benevento, una difesa bunker e un attacco stellare che daranno vita a un entusiasmante testa a testa anche nella seconda parte del torneo. Al terzo posto, a -3, una Salernitana che non molla e che vanta il miglior rendimento in trasferta. Il Cosenza, quarto, ha tutto per reggere il passo e costituire la mina vagante per la B, complimenti alla Casertana meritatamente quinta e desiderosa di rinforzarsi ulteriormente a gennaio. Il Casarano, dopo un gran mercato, ha blindato la salvezza e può ora giocarsi un posto tra le grandi, in coda difficoltà per Giugliano, Latina e Picerno mentre il Siracusa rischia una penalizzazione per le note vicende societarie. 

Ecco la Top 11 di TuttoC.com del girone d'andata, schierata col 3-4-3.

PORTIERE

Andrea Dini (Catania): la grande rimonta degli etnei nasce dal calcio di rigore parato contro il Sorrento, intervento provvidenziale che evitò una sconfitta che sarebbe stata deleteria in quel momento della stagione. Non aver subito nemmeno un gol tra le mura amiche è un record incredibile e che ha pochi eguali nella storia del calcio.

DIFENSORI

Stefano Scognamillo (Benevento): una squadra composta da tanti giovani ha bisogno di una guida d’esperienza che vada a giocarsela sui campi infuocati del girone senza timori reverenziali. Col passare delle giornate ha fornito un contributo determinante, se i giallorossi possono proporre un calcio molto offensivo lo devono soprattutto a un baluardo insormontabile.

Pietro Saio (Benevento): l’interesse di alcune società di categoria superiore come Modena e Spezia certifica la crescita esponenziale di un ragazzo che ha attirato l’attenzione di tutti gli addetti ai lavori e che, anche grazie ai consigli di un leader come Scognamillo, ha conquistato una maglia da titolare sia con Auteri, sia con Floro Flores. Bravissimo nel gioco aereo, a tratti insuperabile nell’uno contro uno. Padrone assoluto della propria area di rigore.

Tommaso D’Orazio (Cosenza): abbiamo sempre detto che sottovalutare i calabresi in ottica promozione diretta sarebbe un errore, visto che mister Buscè ha a disposizione calciatori che hanno ben figurato anche in cadetteria. Lui è uno di questi, un titolare inamovibile che ha festeggiato le 200 presenze con la maglia rossoblu e che ha meritato la fascia di capitano.

CENTROCAMPISTI

Tiago Casasola (Catania): proprio quando sembrava destinato a tornare a Salerno, ecco l’autentico blitz del direttore sportivo Ivano Pastore che si è assicurato le prestazioni del miglior esterno destro della categoria. Indossasse un contachilometri lo farebbe esplodere per quanto corre nell’arco dei 90 minuti. Vien da chiedersi cosa ci faccia un atleta del genere in Lega Pro.

Mattia Tascone (Salernitana): mister Raffaele fece il suo nome sin dal primo giorno di lavoro, convinto che fosse l’elemento adatto per il suo 3-5-2. Dopo una lunga trattativa è arrivato a Salerno e ha vestito sempre la maglia da titolare, togliendosi lo sfizio di segnare un bellissimo gol di testa sotto la Sud proprio contro il “suo” Cerignola.

Antonio Prisco (Benevento): stesso discorso fatto per Saio: la presenza in organico di centrocampisti di grande esperienza gli ha permesso di acquisire costanza di rendimento e consapevolezza dei propri mezzi. Vederlo giocare è un piacere: testa alta, passaggi di prima, presenza costante in zona gol e contributo in fase di non possesso quando si tratta di difendere. Calciatore completo destinato a una carriera importante.

Daniele Liotti (Casertana): il calcio di rigore trasformato contro il Catania resterà uno dei momenti più belli del suo 2025, un anno che era partito così e così con la maglia del Trapani e che lo ha visto giganteggiare con la maglia dei falchetti. Sulle palle inattive è un fattore spesso determinante.

ATTACCANTI

Eugenio D’Ursi (Sorrento): il gol segnato contro l’Atalanta23 è stato fondamentale per rilanciare le quotazioni dei campani in chiave salvezza diretta, un movimento da grande giocatore frutto di una giocata provata e riprovata in allenamento. Per distacco uno dei migliori calciatori della rosa.

Cosimo Chiricò (Casarano): “E segna sempre lui” è coro che la curva dovrebbe dedicargli, visto che parliamo di un attaccante che sta trascinando i pugliesi sin dalla prima giornata. Di destro o di sinistro, dalla distanza o su calcio piazzato: primeggiare nella classifica marcatori in un girone con tanti attaccanti di livello assoluto premia la scelta della società di rilanciarlo ad altissimi livelli.

Guido Gomez (Crotone): la partenza di Tumminello aveva fatto storcere il naso a tanti tifosi rossoblu, ma ci ha pensato lui, a suon di gol e di assist, a trascinare i compagni. Con Longo ha giocato praticamente ovunque: esterno, trequartista, punta. Sempre con ottimi risultati.

ALLENATORE

Domenico Toscano (Catania): si dirà che guida una rosa di altissimo livello e che il primo posto è minimo sindacale, in realtà gestire tanti calciatori che sarebbero titolari dappertutto in serie C non è poi facilissimo. Nell’era del tiki taka e della costruzione dal basso ci sono –per fortuna – ancora allenatori che badano al sodo e che sanno organizzare bene la fase difensiva. Il re delle promozioni sogna di aggiungere un’altra perla alla sua carriera.

L.Esposito -

 

 

 

 

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